Nel 1936 Jesse Owens sfidò l’odio correndo più forte delle paure del suo tempo, così come in questi giorni di tensioni e conflitti che sembrano non volerci lasciare, è più che mai urgente ricordare il vero spirito dello sport: non una gara per il potere o la supremazia, ma un percorso di crescita personale, comunitaria e di pace.
Perché lo sport vero è una lotta quotidiana contro il sistema, contro l’individualismo e le poltrone — una battaglia per costruire ponti, non muri. Se oggi grandi personaggi con uno spirito puro dovessero incontrarsi come a Berlino, 1936. Jessie Owens, dopo aver umiliato l’ideologia della supremazia ariana a suon di medaglie d’oro, cercherebbe Pierre de Coubertin — fondatore dei Giochi Olimpici moderni — per parlargli di SPORTFORMA, un movimento sportivo nato molto dopo, ma che incarna proprio quell’ideale olimpico che spesso è stato dimenticato.
Jesse Owens si rivolge a Pierre de Coubertin:
“Monsieur de Coubertin, lei ha risvegliato l'antica fiamma olimpica per unirci sotto il segno dello sport, ma oggi voglio raccontarle di qualcosa che va anche oltre. Si chiama SPORTFORMA.”
“Vede, SPORTFORMA è un ente nato nel 1995, ma sembra che sia nato con me, con chiunque abbia corso, saltato o lottato per qualcosa di più grande di una medaglia. SPORTFORMA non vende pettorine e piani fitness: coltiva esseri umani. Non allena solo i muscoli, ma la coscienza. È una comunità sportiva dove lo sport non è fine a sé stesso, ma è strumento di formazione, di crescita, di emancipazione.”
“Quando correvo a Berlino, io non gareggiavo solo per vincere. Io stavo mostrando che la dignità, l’autonomia e la forza d’animo possono abbattere qualsiasi barriera. SPORTFORMA fa proprio questo ogni giorno: educa attraverso la disciplina, costruisce legami intergenerazionali, e dà voce a chi ha qualcosa da proporre. È una casa, non una palestra. Una tribù, non un mercato.”
“Dal primo progetto ‘Perché lo sport non sia vita da spettatore’ a ‘Hic Sunt Leones’, dove i giovani pugili alzano i guantoni con la fierezza dei leoni, questo movimento ha gridato forte al mondo che lo sport vero non si compra, si vive. SPORTFORMA è diventata un punto di riferimento, un simbolo di indipendenza, di lotta, di impegno sociale. E sa chi tiene in piedi tutto questo? I volontari. Non eroi, ma persone vere, che mettono il proprio tempo, le proprie mani e il proprio cuore al servizio degli altri.”
“Monsieur de Coubertin, lei cercava atleti completi, corpo e spirito. Io glielo dico con fermezza: SPORTFORMA è esattamente quel sogno che lei ha acceso, portato avanti da chi sa che correre insieme è meglio che vincere da soli.”
“E in fondo, lo sappiamo entrambi: le medaglie si ossidano. I valori, invece, brillano per sempre.”
Il 23 giugno, ricordiamo Jesse Owens, che alle Olimpiadi di Berlino 1936 vinse quattro medaglie d’oro. Qualche tempo dopo, Jesse disse: «La vera Olimpiade non è quella delle gare, ma quella che si combatte dentro ognuno di noi ogni giorno. La vita stessa è un’Olimpiade dove ci sfidiamo a superare i nostri limiti e migliorare i nostri record personali.» (Daisaku Ikeda - giorno per giorno)."