Per la rubrica “Tra una serie e l’altra”, oggi parliamo di un tema semplice ma importante: il sentirsi liberi e a proprio agio in sala, soprattutto quando si è un po’ più timidi.
Alla SPORTFORMA ci si viene per allenarsi, certo. Ma a volte la cosa più difficile non è finire una serie di stacco… è dire “ciao” a chi ci passa accanto.
Capita, soprattutto all’inizio, di sentirsi un po’ fuori posto. Si entra in sala, si sta sulle proprie, si parla solo con chi si conosce bene – magari anche sottovoce, come se ci fosse qualcosa da nascondere. Ma la verità è che qui, nei nostri spazi, nessuno sta lì a giudicare. Nessuno ascolta di nascosto, e nessuno si aspetta che tu sia espansivo per forza. Anzi: molti sorridono sotto i baffi proprio quando vedono qualcun altro prendere coraggio e rompere il ghiaccio.
Quel “ciao” all’ingresso, quella battuta al volo mentre si cambiano i dischi, quel mezzo sorriso davanti allo specchio… sono piccoli gesti che fanno bene, anche se sembrano niente.
E poi, diciamolo: la SPORTFORMA non è un palcoscenico. Non c’è un pubblico, non ci sono ruoli da interpretare. C’è solo gente che si allena, che si impegna, che a volte arriva stanca da lavoro o da scuola, e che magari sarebbe contenta di scambiare due parole con qualcuno di nuovo. Anche solo per dire: “oggi che fatica!”
Quindi no, non serve forzarsi a essere chi non si è. Ma se ogni tanto ti viene voglia di alzare un po’ la voce, di ridere, di salutare… fallo.
Qui c’è spazio anche per quello. E può darsi che qualcuno stia solo aspettando che sia tu a fare il primo passo.