In Italia mi sono dibattuto duramente sulla questione che non è più accettabile il continuo verificarsi di minacce ad atleti, addirittura con la stesura di vere e proprie circolari da parte di alcune Federazioni.
Partendo dal presupposto che lo sport è per tutti e nessuno ha diritti di esclusiva, vorrei far chiarezza in merito ai seguenti aspetti:
Il giorno del 2 febbraio corrisponde alla Chandeleur (candelora) o Fête des chandelles (festa delle candele), una festa di orgine pagana legata alla luce, così importante da essere addirittura commemorata dalla chiesa, infatti si narra che il papa Gelasio I durante il suo pontificato nel V sec D.C. fece distribuire delle crêpe ai pellegrini che arrivarono a Roma.
THE TYSON VERDICT; From Spark to Flame To a Roaring Blaze
By ROBERT LIPSYTEFEB. 12, 1992 italian translation by Guido Carli
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This is a digitized version of an article from The Times’s print archive, before the start of online publication in 1996. To preserve these articles as they originally appeared, The Times does not alter, edit or update them.
Costantino "Cus" D'Amato è nato nel 1908 di una famiglia italiana in un quartiere del Bronx. Nel 1939, all'età di 22 anni apre una palestra destinata a crescere giovani che sono divenute tra le più grandi leggende del pugilato del nostro tempo. Conosciuto per la sua integrità e onestà senza compromessi, Cus rifiuta di fare combattere alcuni i suoi Pugili negli eventi della IBC (il gruppo fu più tardi colpevole di cospirazione, estorsione e violazione delle leggi anti-trust nel 1960 e fu sciolto) . Nel 1970, rifiutò anche di allenare Muhammad Ali dicendo che era felice a Catskill dove nel 1980, un giovane di nome Mike Tyson, che era in un riformatorio vicino, iniziò ad allenarsi alla sua palestra. D'Amato Sviluppò un legame speciale con Tyson e l'adottò quando sua madre morì nel 1984.
Un articolo del 1985 della rivista People ha detto quanto segue sulla relazione di D'Amato con Tyson:
In poche parole, D'Amato era tornato superando con astuzia i monopolisti della boxe degli anni '50, da Floyd Patterson quale re di questo sport, fu l'uomo a cui si rivolse Muhammad Ali per essere allenato, l'uomo che Norman Mailer chiamò studente del buddismo. Il leggendario Cus D'Amato quando era tornato manovrava sul margine dei grandi tempi della boxe persino dopo un'assenza dai circuiti della boxe di quasi 20 anni. All'età di 77anni, D'Amato annunciò di essere intenzionato entro due anni a fare del suo 19enne di Mike Tyson, il più giovane campione dei pesi massimi della storia. E' l'inizio del mese di novembre abbiamo ricevuto numerosi messaggi riferiti ad uno spirito che a noi nella SPORTFORMA risulta familiare, la similitidudine con Guido è forte, talvolta inquetante.
L'uomo vuole la libertà, la libertà di un campione è scegliere, sfidare e realizzare ciò che agli occhi di tutti non si può fare, quando un atleta comincia a realizzare imprese difficilissime diventa un esempio per l'umanità. Campione nel dizionario sportivo significa esempio, quando lo diventi non puoi più tornare indietro, se è difficile trovare un campione ancora più difficile è trovare un vero Maestro in grado di tramandare questo spirito.
Lo spirito che matura nell'atleta durante le manifestazioni sportive si mostra a moltitudini di persone, è proprio qui che il Coach ha il dovere di prendersi cura come un padre a vigilare sulla sicurezza sul suo ragazzo che verrà tentato e messo alla prova. è qui che forse si potrà arrivare a scegliere quanto valga la pena mettersi in gioco nel business e nell'industria del mondo professionistico da qui il lavoro sarà quello del Manager...